lunedì 17 settembre 2012




VARIE TECNICHE DI PESCA.

PESCA A GALLEGGIANTE CON CANNA FISSA: questa tecnica e' la piu' usata e la piu' antica.Le canne fisse ci sono di svariate misure e tipologie assecondo le necessita'.
La lenza montata su canna fissa deve avere la stessa lunghezza di essa.
I galleggianti si possono usare di svariate grammature, assecondo la tipologia di pesce che andiamo ad insidiare.


PESCA A GALLEGGIANTE CON CANNA A MULINELLO:questa tecnica di pesca e' la succesione della precedente.Secondo me un po' piu' complicata, qui abbiamo un mulinello contenente svariati metri di filo assecondo la nostra necessita' di lancio, questo filo ci servira' per lanciare piu' in lontananza e per contrastare i pesci piu' furiosi (attraverso la frizione del mulinello)


PESCA ALL'INGLESE:questa tecnica di pesca viene usata per pescare con il galleggiante a lunga distanza, infatti si usano canne piu' robuste e galleggianti piombati che arrivano tranquillamente fino a 30g.Di solito vengono usate come galleggiante delle penne piombate , che anno la caratteristica di contrastare il vento a lunghe distanze e di essere supar sensibili alla minima abboccata.


PESCA A ROUBASIENNE:questa tecnica di pesca e' davvero una disciplina, infatti vengono fatte delle gare specifiche solo per usare questa tipologia di pesca.Questa tecnica di solito viene usata in canali fiumi e carpodromi.La particolarita' di essa e' che si ha la possibilita' di depositare l'esca sempre alla solita distanza e avere una ferrata diretta sul pesce.Le roubasienne sembrano canne fisse di 13-15m, ma in pesca vengono smontate e accorciate fino a 2.5-3m (che coincide anche con la lunghezza della lanza).
                                   
PESCA A RECUPERO CON ESCHE ARTIFICIALI:Anche questo tipo di pesca chiamata "spinning" e'  una vera e propria disciplina.
Lo spinning viene praticato in qualsiasi tipologia di acque dolci, e' anche molto comune tra i pescatori di trote nei torrenti.
Le canne usate per questa tecnica non sono molto lunghe infatti hanno una misura che oscilla tra ( 2-3 )m.
Naturalmente l'esca artificiale viene scelta in base al pesce da insidiare; ci sono parecchie tipologie di esche: siliconiche (vermi,vermoni, pesci..etc)
metalliche (ondulanti e rotanti) ed in fine il classico pesciolino finto chiamato genericamente (rapala).


PESCA A RECUPERO A BALLERINA O TREMARELLA:Questo tipo di pesca viene praticata per la pesca alla trota in lago, la differenza tra ballerina e tremarella e' dovuto semplicementa al tipo di piombo impiegato e al movimento del polso del pescatore.
Per pescare a ballerina si usano bombarde di varie tipologie,invece per pescare a tremarella si puo' usare un semplice vetrino o un piombo di forma molto allungata.
In questo caso useremo canne tipo bolognese o canne comunque non troppo lunghe max 4m.
Secondo me questa tecnica e' davvero vincente e a volte fa la differenza.


PESCA A RECUPERO CON LA PENNA: Questa tecnica e' molto semplice, e' praticamente una pesca con il galleggiante, ma viene usata una penna al posto di esso, e di solito un vetrino come piombo.
Anche con quescta tecnica l'esca non si deve fermare mai!!!!!
La pesca con la penna e' sicuramente una delle tecniche migliori per insidiare le trota in laghi artificiali.
Essendo una pesca con galleggiante si possono usare qualsiasi tipo di canne, sicuramente sempre di una certa lunghezza, 3.5m minimo.
                    

PESCA A FONDO:La pesca a fondo con il piombo e' sicuramente insieme alla pesca con il galleggiante una delle tecniche piu' antiche.
Per praticare questo tipo di pesca si usano canne non molto lunghe max 4m e abbastanza robuste per poter contrastare la potenza dei " pesci di fondo".
la grammatura dei piombi, la lenza e l'amo variera' assecondo della tipologia dei pesci che andremo ad insidiare.


PESCA A LEDGERING:La pesca a ledgering e' semplicemente un pesca a fondo,ma,come dice il nome si usano canne piu' leggere, cioe' piu' sensibili alle abboccate dei nostri amici pesci.
Con questo tipo di pesca al  contrario di quello che si possa credere si possono insidiare anche pesci di taglia discreta assicurandoci un divertimento maggiore.
Le canne per questo tipo di tecnica di solito sono formate da due pezzi a incastro ed un terzo pezzo(cimino) intercambiabile assecondo la sensibilita' che si desidera.
Il cimino di solito viene colorato con colori molto vistosi per visualizzare ancora meglio la toccata del pesce.




            
PESCA CON TECNICA A " CARPFISHING "

PESCA A CARPFISHING: Parlare di questa tecnica, in poche righe mi resta davvero difficile;comunque provero' a riassumere le cose fondamentali.
Questa tecnica che ormai pratico da qualche anno non e' altro che una pesca a fondo , ma proiettata verso il futuro.
Il carpfishing e' davvero complesso e sono moltissime  le varianti sia di esche, terminali,canne,mulinelli,avvisatori centraline,tende,barchini telecomandati e chi piu' ne a piu' ne metta.
Questa tecnica e' entrata in italia nei primi anni 90, ma soltanto negli ultimi anni si e' stesa ad un vasto campo di pescatori.
Per incominciare a praticare il carpfisching secondo me le cose fondamentali sono:almeno due canne,due mulinelli,due avvisatori acustici,due avvisatori visivi,un rod pod (puntale porta canne),un guadino capiente,un materassino di slamatura,un po' di attrezzatura e una delle cose piu' importante tanta pazienza.
Le canne per il carpfisching sono abbastanza robuste,perche' a volte devono sopportare lenze molto pesanti, sopratutto quando dobbiamo pescare a lunghe distanze.
la lunghezza delle canne varia assecondo la tipologia di azione, ma al massimo  arrivano a 4m.
Il carpfishing è una tecnica Anglosassone per la cattura della carpa, che viene trattata con la massima cura, rispetto alla tradizionale pesca a fondo. Nel carpfishing L'esca non viene posizionata sull'amo ma su un filo esterno e le catture, dopo essere fotografate vengono rilasciate. I segnalatori di abboccata, permettono di restare a pesca per più giorni, pertanto in prossimità del sito, deve essere posizionata una tenda o un'altro strumento di riparo.



PESCA AL TOCCO
La pesca al tocco e' una tecnica un po' particolare, perche' viene praticata solo nei torrenti e nei fiumi di montagna.
Nella maggior parte dei casi questa disciplina viene usata per la pesca alla trota in corsi d'acqua limpidi e tortuosi di alta quota.
La pesca al tocco secondo me non e' altro che un ibrido tra la pesca a galleggiante e la pesca a fondo, infatti la lenza per questa tecnica e' formata da un piccolo galleggiante che serve solo cone segnalatore e da un terminale che puo' essere costruito con piombatura "spallinata" o con una torpilla di almeno 5g.
Le canne impiegate sono di tipo teleregolabili (lunghe fino a 12m) cosicche' possiamo modificare il nostro raggio d'azione assecondo le  necessita' ed esigenze.
Come mulinello e sufficiente un mulinello che ha come capienza poche decine di metri di lenza.
Con la pesca al tocco,come dice il suo nome la canna si tiene sempre in mano e appena si sente una piccola vibrazione o toccata si ferra!.

  
PESCA A MOSCA
Io sinceramente non conosco molto bene questa tecnica di pesca quindi mi limirero' a qualche accenno.
Con questa tecnica di pesca il raggio di pesci da insidiare e' molto ampio,dall'alborella alla trota, dal cavedano al temolo.
Nella pesca a mosca , contrariamente a quanto avviene con le altre tecniche,e' la lenza che fa da peso poiche l'esca non pesa praticamente niente.
La mosca e' unita alla lenza con un terminale di nylon.
La scelta della canna deve essere fatta in funzione del suo impiego, che ne determina una certa lunghezza e un'azione ben precisa.
Riguardo al mulinello,in questo tipo di pesca e' semplicemente un contenitore per il filo.
Il terminale e' molto importante perche' e' quello che posa la mosca sulla superficie dell'acqua.

                       
PESCA AL SILURO
Per poter catturare questo maestoso pesce che raggiunge tranquillamente 80 kg e 2.5m di lunghezza vengono usate svariate tipologie di pesca sia da riva che dalla barca (naturalmente dove e' possibile).
Le tecniche piu' usate sono lo spinning e la pesca a fondo con o senza galleggiante.


PESCA A SPINNIG: per questa tecnica viene utilizzata un canna studiata  appositamente, robusta,ma nello stesso tempo sensibile, pronta ad attutire qualsiasi maxi colpo del nostro amico baffuto.
Come mulimello si puo' usare qualsiasi tipo, purche' sia robusto e con un eccellente frizione!
Il filo di solito e' di tipo intrecciato con un diametro di 0,30-0,40mm.
Come esca si possono usare: ondulanti , rapala di svariste tipologie e varie esche in silicone ( naturalmente totto extra large).


PESCA A GALLEGGIANTE:nellala pesca al siluro con il galleggiante vengono usate canne molto robuste con una potenza di lancio fio a 800-900g. , il mulinello deve essere massiccio, con buona frizione e  capienza di filo abbondante .
Anche in questo caso viene usata una lenza di tipo intrecciato con diametro di 0,50-0,60m.
Come amo si usa dal  2/0 al 10/0 assecondo l'esca usata.
Il galleggiante utilizzato per questa tecnica puo essere sia un galleggiante trovato in commercio sia un semplice palloncini gonfiato e portato ad un diametro di  10-15cm.
Come escha principale di solito viene impiegato un pesce vivo (carassio,cavedano,anguilla,etc..).


PESCA A FONDO:la pesca a fondo per il siluro e' molto simile alla pesca a fondo classica, naturalmente l'attrezzatura che viene utilizzata deve essere  idonea a contrastare questo nostro amico "gigante".
Canna robusta non tanto lunga,mulinello massiccio e filo intrecciato con un diametro di 0,50-0,60mm.
Nella tecnica a fondo viene usata come esca il mazzo di ombrichi, un pezzo di fegato o il calamaro.
                  VARIE TIPOLOGIE DI LENZE PER LA PESCA AL SILURO

N1:lenza classica.

N2:lenza classica piombata,(questo tipo di terminale viene usato se vogliamo tenere la nostra esca piu' ferma).

N3:lenza a "bandiera",(questo terminale viene usato per tenere la lenza ferma e 'esca rialzata dal fondo).

N1:lenza classica per pesca a fondo.

N2:lenza classiaca con aggiunta di una palla galleggiante,(per tenere l'esca sollevata dal fondale).


                            LE QUATTRO STAGIONI DEL SILURO

Il siluro esce dal "letargo" invernale quando l’acqua è intorno agli 8° C. Il suo stomaco è vuoto, le sue riserve di grasso sono finite, ed ha fretta di preparare la prossima frega. Tutti si attivano, e in particolare le femmine, che vogliono aumentare la quantità di uova che gia portano con loro. Malgrado un acqua ancora fredda (8-11° C), le prime grosse prede finiscono in bocca al nostro predatore, soprattutto durante le piene del fiume, che sporcano l'acqua. Quando il fiume è normale il siluro preferisce attendere la preda sul fondo, in acque medio profonde, dove gli sbalzi termici di questo periodo sono meno rilevanti, piuttosto di effettuare una cruenta caccia in superficie. Quando l’acqua finalmente raggiunge i 17° C, il ventre delle femmine si arrotonda, riempitosi di numerose uova. I siluri in questo periodo, evitano con decisione le nostre esche, concentrandosi più sulla frega: è  quasi inutile disturbarli! 

Dopo la frega, il siluro ha molta fame, la perdita di calorie provocata da un difficile ed agitato accoppiamento, deve essere compensata al più presto, lavoro non molto complicato in un acqua così riscaldata. La digestione del siluro è molto rapida e lo stomaco assorbe velocemente le sostanze nutritive ad intervalli ravvicinati, le nostre esche possono ora riempirgli la pancia. La pesca è prevalentemente notturna, e l'attività è maggiormente concentrata a galla nei bassi fondali.

Quando la temperatura dell’acqua ridiscende notevolmente sotto i 22° C, l’organismo del siluro si prepara poco a poco all’inverno che si avvicina, in quanto gli conviene ricoprirsi di uno stato supplementare di grasso. Purtroppo, però, le basse temperature, rendono i pesci spesso lunatici, soprattutto in caso di brusca caduta intorno ai 2° C, rimanendo inattivi per parecchi giorni. Pertanto l’organismo risente il bisogno di arricchire ancora di più un ventre già bello pieno, è in questi casi che si può parlare di siluri grassoni. Durante questi giorni, per circa una settimana, si possono fare delle catture fantastiche. Più la temperatura dell’acqua si abbassa e più rare diventano le cacce collettive, quando essa è intorno ai 10° C, solo qualche individuo gigantesco è ancora in attività e lo si può catturare pescando sulle fosse profonde. È in ragione di questa specie di bulimia, che autunno è per due o tre settimane uno dei periodi migliori dell’anno per fare il colpaccio. Solo a causa dei capricci del tempo, questa fase rimane spesso imprevedibile.

Se la temperatura dell’acqua cade sotto gli 8° C, il siluro osserva una attività ridotta al minimo, riposa sul fondo senza muoversi. Le sue principali riserve caloriche sono sacrificate solo all’apertura e alla chiusura delle branchie per respirare. Non si sposta praticamente più da dove si trova, solamente un brusco cambiamento d’acqua causato da una piena lo costringe a farlo. In questo periodo le possibilità di una cattura sono evidentemente ridotte. E’ possibile in tal periodo attaccare spesso e volentieri dei siluri dall’esterno, in quanto nei mesi più freddi dell’anno, si assiste ad un vero e proprio assembramento di massa di siluri. Questo fenomeno è frequente ed è stato osservato, sia in Po, che nel canal Bianco e in Francia nella Saona. L’inverno è dunque il periodo dell’anno peggiore per catturare siluri? Dove l’inverno è rigido sicuramente! Ma dove determinate condizioni ambientali, naturali o artificiali, permettono all’acqua di non raggiungere determinate basse temperature, allora qui le possibilità di una cattura non sono nulle. Ad esempio nei pressi di Ostiglia nel mantovano, una centrale termoelettrica presente sulla riva del Po, fa si che la temperatura dell’acqua non scenda per un lungo tratto al di sotto dei fatidici 10° C, infatti in questa zona le catture invernali sono più numerose che in qualsiasi altro posto nel Grande Fiume.
                      PESCA AL SILURO CON TECNICA A "BREAK"

NELLA TECNICA A BREAK L'ESCA VIENE BLOCCATA E TENUTA FERMA LEGANDOLA IN UN APPIGLIO SIA NATURALE CHE ARTIFICIALE, DI SOLITO DALLA PARTE OPPOSTA DI DOVE STIAMO PESCANDO.
INFATTI PER PESCARE A BREAK E' CONSIGLIATO , QUASI OBBLIGATORIO! L'USO DELLA BARCA. IN QUESTO CASO ABBIAMO SCELTO UNA LEGNAIA CREATASI AI LATI DI UN PILONE DEL PONTE (ZONA OTTIMA).

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